Trento, 17 aprile 2013
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Il 25 aprile scatta la 6^ finale scudetto in carriera per Bari (foto Trabalza) |
“Sono davvero felice di poter tornare a giocare una finale scudetto al PalaTrento – ha spiegato stamattina Andrea Bari ai microfoni di Radio Dolomiti per la settimanale puntata di “Fuoricampo il volley parlato” - . C’ero quando fra il 2008 e 2009 ne giocammo due di fila proprio contro Piacenza di fronte al nostro pubblico ed è stata un’emozione indescrivibile che speravo di poter rivivere. Disputare tali sfide sul campo amico ma anche nel palazzetto dei nostri avversari credo che sia più bello e più giusto; nulla contro il V-Day, ma questo tipo di epilogo è sicuramente più gradito ad entrambe le tifoserie e anche a noi giocatori, che almeno non ci giochiamo un’intera stagione in un paio d’ore ma nell’arco di una serie di cinque partite”.
“Tre aggettivi non banali per descrivere Piacenza: potente, attenta e grintosa – ha continuato - . Si tratta di un grandissimo avversario, ci attende una finale difficilissima e di alto livello. Chi picchia di più in battuta fra Simon e Juantorena? Ammetto di essere più abituato alle battute di Osmany, che provo a ricevere tutti i giorni in allenamento, ma credo che come Juantorena in questo fondamentale non ci sia davvero nessuno”.
Clicca qui per scaricare il file mp3 integrale dell'intervista di Andrea Bari a Radio Dolomiti
Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa